Alcuni concetti
I tre principi dell'AT
Gli stati dell'Io
Eric Berne considerava la personalità di un individuo costituita da tre Stati dell’Io intesi come “un insieme coerente di pensieri, emozioni, comportamenti”.
Lo stato dell’Io Genitore è una raccolta di pensieri, emozioni, comportamenti appresi dai genitori o altre figure significative. Lo stato dell’Io Adulto contiene pensieri, emozioni, comportamenti adatti a elaborare l’esperienza e fornire una risposta nel qui e ora. Lo stato dell’Io Bambino è un insieme pensieri, emozioni, comportamenti che erano utilizzati dalla persona nell’infanzia.
I tre Stati dell’Io sono attraversati da una forza energetica. In condizioni di benessere e salute essi si trovano in equilibrio dinamico, hanno dei confini definiti ma permeabili, attraverso cui l’energia può spostarsi. La persona sana è quindi in grado di investire energeticamente lo Stato dell’Io più utile in una determinata situazione scegliendo come comportarsi.
In una condizione di disequilibrio, invece, i confini sono meno definiti e può esserci una contaminazione tra due o tutti e tre gli stati dell’Io oppure l’esclusione di uno dei tre. In termini energetici questo significa che una certa quantità di energia rimane legata a uno o due stati, con una conseguente riduzione dell’energia libera che la persona può investire nello Stato dell’Io più adatto a quel particolare momento.
Stato dell'Io Genitore
Stato dell'Io Adulto
Stato dell'Io Bambino
Lo scopo di un percorso psicologico è rendere la persona consapevole delle sue contaminazioni al fine di riacquisire la capacità di dirigere liberamente l’energia potendo quindi agire e affrontare le diverse situazioni con il pieno delle sue potenzialità e non più sulla base di modalità apprese nell’infanzia.
Gli stati dell'Io
Eric Berne considerava la personalità di un individuo costituita da tre Stati dell’Io intesi come “un insieme coerente di pensieri, emozioni, comportamenti”.
Lo stato dell’Io Genitore è una raccolta di pensieri, emozioni, comportamenti appresi dai genitori o altre figure significative. Lo stato dell’Io Adulto contiene pensieri, emozioni, comportamenti adatti a elaborare l’esperienza e fornire una risposta nel qui e ora. Lo stato dell’Io Bambino è un insieme pensieri, emozioni, comportamenti che erano utilizzati dalla persona nell’infanzia.
Stato dell'Io Genitore
Stato dell'Io Adulto
Stato dell'Io Bambino
I tre Stati dell’Io sono attraversati da una forza energetica. In condizioni di benessere e salute essi si trovano in equilibrio dinamico, hanno dei confini definiti ma permeabili, attraverso cui l’energia può spostarsi. La persona sana è quindi in grado di investire energeticamente lo Stato dell’Io più utile in una determinata situazione scegliendo come comportarsi.
In una condizione di disequilibrio, invece, i confini sono meno definiti e può esserci una contaminazione tra due o tutti e tre gli stati dell’Io oppure l’esclusione di uno dei tre. In termini energetici questo significa che una certa quantità di energia rimane legata a uno o due stati, con una conseguente riduzione dell’energia libera che la persona può investire nello Stato dell’Io più adatto a quel particolare momento.
Lo scopo di un percorso psicologico è rendere la persona consapevole delle sue contaminazioni al fine di riacquisire la capacità di dirigere liberamente l’energia potendo quindi agire e affrontare le diverse situazioni con il pieno delle sue potenzialità e non più sulla base di modalità apprese nell’infanzia.
Il Copione
Il copione viene definito da Berne come “un piano di vita basato su una decisione presa nell’infanzia, rinforzata dai genitori, giustificata dagli eventi successivi e che culmina in una scelta decisiva”. La persona sceglie ciò che appare più utile e funzionale in quel momento. In seguito, nel corso della vita, le strategie scelte vengono riproposte ripetutamente e anche se talvolta si rivelano inefficaci e causa di sofferenza.
Può divenire pertanto opportuno modificare alcuni aspetti del copione, prendendo nuove decisioni basate sui bisogni e desideri attuali della persona.
I Giochi
Il concetto di gioco è utilizzato da Berne per indicare le modalità relazionali ripetitive che inconsapevolmente le persone mettono in atto per confermarsi convinzioni su di sé e sugli altri, quindi più in generale per portare avanti il proprio copione, per seppur disfunzionale. Quando succede di pensare “succede sempre la stessa cosa”, “va sempre a finire così” probabilmente è avvenuto un gioco.