Eric Berne, padre dell’Analisi Transazionale, affermò che la motivazione umana principale è la fame di riconoscimento, l’esigenza di essere riconosciuti nella propria esistenza dagli altri. Tutta la vita dell’essere umano, sostiene, è organizzata attorno al cercare e al dare riconoscimenti e proprio da questi deriva l’immagine che si ha di sé e la qualità della propria esistenza.
Richard Erskine individua otto bisogni relazionali che guidano e influenzano ogni persona lungo tutto l’arco della vita. Non sono i bisogni di base della vita, finalizzati alla sopravvivenza, come il cibo, l’acqua, l’aria o la temperatura appropriata, ma sono quegli elementi essenziali che favoriscono la qualità della vita e il senso di sé nella relazione. I bisogni relazioni rappresentano le componenti fondamentali dell’universale desiderio umano di avere relazioni.
Nonostante i bisogni relazionali siano moltissimi, gli otto individuati dall’autore sono quelli che più spesso causano sofferenza e insoddisfazione nelle relazioni.
- Bisogno di sicurezza: sentirsi protetti nelle nostre vulnerabilità fisiche e emotive. La sicurezza è un senso di essere simultaneamente vulnerabile e in armonia con l’altro.
- Bisogno di sentirsi confermati: questo è il bisogno di sentirsi convalidati, affermati e importanti nella relazione. Si tratta di una richiesta relazionale all’altra persona affinché essa sia coinvolta mediante un contatto interpersonale che convalidi la legittimità di tutti i bisogni relazionali, il significato dell’affetto e la funzione degli processi intrapsichici.
- Bisogno di essere accettati da una figura stabile e protettiva. Si tratta di un bisogno relazionale fondamentale. Tutti noi da bambini avevamo il bisogno di contare sui nostri genitori, insegnanti, mentori. Anche da adulti permane il bisogno di avere altri significativi da cui ricevere protezione, incoraggiamento, informazione.
- Bisogno di sentire riconosciuta la propria esperienza personale. Si manifesta con il desiderio di avere qualcuno che è simile, un desiderio di reciprocità. È il bisogno di avere qualcuno che apprezzi e valorizzi la nostra esperienza perché la conosce.
- Bisogno diautodefinizione. È il bisogno di poter esprimere se stessi nella propria unicità ed essere capiti, accettati e rispettati dall’altro. L’autodefinizione è la comunicazione della propria identità attraverso l’espressione di preferenze, interessi, idee senza umiliazione o rifiuto.
- Bisogno di avere un impatto sull’altro. L’impatto di riferisce alla capacità di avere un’influenza sull’altro: può riguardare l’influenzare il suo modo di pensare, il suo comportamento, i suoi interessi o suscitare in lui/lei una reazione emotiva. Ne deriva un senso di competenza e potenza dell’individuo.
- Bisogno che l’altro prenda iniziativa nella relazione rivelando così l’importanza della persona. È il bisogno che anche l’altro abbia l’iniziativa di stabilire il contatto interpersonale. Una relazione in cui è sempre solo una persona a cercare il contatto col tempo genera frustrazione e malessere, mentre la soddisfazione di questo bisogno rende le relazioni maggiormente significative e appaganti.
- Bisogno di esprimere amore. Spesso l’amore è espresso tramite gratitudine, riconoscenza, dando affetto o facendo qualcosa per l’altra persona.
I bisogni relazioni sono sempre presenti, dalla prima infanzia alla vecchiaia, ogni giorno della nostra vita. Tuttavia quando uno di essi viene soddisfatto si estingue, si sposta temporaneamente fuori dalla coscienza, sullo sfondo, mentre un altro viene a galla e spinge per essere appagato.
È importante sottolineare che affinchè la relazione sia soddisfacente e intima è necessario che tutti questi bisogni siano soddisfatti sia nella dimensione del ricevere sia quella del dare. Una relazione in cui non vi è scambio e reciprocità crea malcontento, insoddisfazione, mancanza di autenticità.