In questo articolo parlerò delle possibili cause dell’ansia.
Precedentemente abbiamo visto la differenza tra ansia funzionale e ansia disfunzionale, i principali sintomi dell’ansia e quando si parla di vero e proprio disturbo psicologico.
Se l’ansia è una risposta automatica e naturale dell’organismo a uno stimolo minaccioso, cosa fa si che questa diventi patologica?
I disturbi d’ansia sono tra i disordini psichici più diffusi: uno studio recentemente realizzato in Italia ha dimostrato che più di due milioni di italiani aveva sofferto di ansia negli ultimi 12 mesi. Non esiste una causa uguale per tutti coloro che ne soffrono.
Innanzitutto, bisogna distinguere quando è presente una causa scatenante, da quando lo stato ansioso sembra sorgere senza un motivo, a quando è presente una vulnerabilità individuale.
Quando l’ansia è legata ad un evento
Nel primo caso può succedere per esempio che la causa dell’ansia sia un esame, un colloquio di lavoro, un problema medico, un evento importante di vita. Quella situazione è vissuta come una minaccia. Come già detto, l’ansia può essere funzionale ad affrontare meglio la situazione: le risorse della persona sono indirizzate verso l’obiettivo. Non è così quando l’ansia è eccessiva, costante durante l’arco della giornata, impedisce di riposare, di concentrarsi, di pensare, di agire in modo efficace.
Questo può accadere per diversi motivi. A livello cognitivo la persona potrebbe sovrastimare la difficoltà della situazione innescando una catena di pensieri pessimistici e catastrofici. Questo accade ancora di più se c’è un grande investimento nella situazione, accompagnato dalla credenza che quel che succederà sarà determinante e non si potrà più modificare. In aggiunta potrebbe non considerare adeguatamente le proprie risorse personali e le strategie possibili per affrontare quel momento. Soprattutto se l’individuo è poco sicuro di sé e ha poca autostima. Inoltre, la persona potrebbe non avere un’adeguata capacità di rassicurazione e gestione dei propri stati emotivi.
La causa dell’ansia può anche essere un evento traumatico accaduto nel periodo precedente, ad esempio un lutto, un incidente, una separazione, un licenziamento Potrebbe indicare che quello che è successo ha bisogno di essere elaborato e integrato nella propria storia individuale, anziché accantonato, rimosso.
Quando l’ansia compare all’improvviso
Passiamo ora al caso in cui lo stato d’ansia compare in modo improvviso, in cui la causa dell’ansia non è così evidente. Questo per esempio è quello che spesso si verifica con il primo attacco di panico, intenso e inaspettato. Anche se ad una prima analisi della situazione non si riscontra nessuna causa, in realtà un motivo c’è sempre! È necessaria una valutazione più approfondita. Può darsi che le circostanze attuali abbiamo attivato ricordi e vissuti passati, slatentizzando un disagio che era già presente.
Fattori di rischio e vulnerabilità
In generale è difficile indicare delle cause dell’ansia univoche e determinanti. È più corretto parlare di fattori di rischio e di vulnerabilità. Esistono delle caratteristiche temperamentali che sono associate maggiormente a persone ansiose, come la predisposizione a vivere emozioni negative, l’inibizione comportamentale e la tendenza a credere che i sintomi dell’ansia siano dannosi. Altro fattore importante è la presenza di eventi traumatici nell’infanzia come abusi sessuali e fisici, morte di un genitore, separazione dei genitori. Oppure l’ansia può essere stata appresa come risposta agli eventi dal comportamento dei genitori o di altre figure significative.
Conclusioni
Per concludere, nonostante ci siano delle cause dell’ansia note e documentate dalla letteratura scientifica, ciò che ha portato allo sviluppo di una sintomatologia ansiosa va sempre ricercato nella storia e nelle caratteristiche individuali della persona. Questo si rivela un fattore fondamentale per il successivo trattamento e superamento dello stato d’ansia.