Quali sono i sintomi degli attacchi di panico? E come distinguerlo da un episodio di ansia intensa?
Il termine “panico” deriva dal nome della divinità greca Pan. Si narra che egli, se disturbato nel sonno, emetteva un urlo così forte e terrificante da riuscire, letteralmente, a spaventare a morte molti passanti. Ecco il legame con l’attacco di panico! Durante l’episodio la persona è talmente spaventata che teme di stare per morire. È proprio questo l’aspetto che lo contraddistingue da un momento di forte ansia.
I sintomi degli attacchi di panico: caratteristiche generali
L’attacco di panico consiste in un momento di paura o disagio molto intensi che compare improvvisamente. L’attacco sembra comparire di punto in bianco, come un fulmine a ciel sereno, apparentemente senza uno stimolo o un evento che possa averlo scatenato. Ha durata breve, in genere raggiunge il picco in pochi minuti. Nonostante la sua brevità, l’estrema intensità e imprevedibilità con cui si presenta lo rendono un evento sconvolgente per chi ne fa esperienza.
I sintomi degli attacchi di panico: sintomi fisici e cognitivi
L’episodio è in genere descritto attraverso una serie di sintomi somatici. I più comuni sono: tachicardia, sudorazione eccessiva, respiro corto, sensazione di soffocamento, dolore al petto, nausea, tremori, vertigini, brividi o vampate di calore, formicolio. Può essere sperimentata anche la sensazione di essere staccati dal mondo o dal proprio corpo.
Questi sintomi somatici possono essere confusi con quelli di una crisi cardiaca (scopri di più). Capita molto spesso infatti che la persona colpita da un attacco di panico si rechi al pronto soccorso o chiami il 112. Se gli attacchi sono ripetuti può rivolgersi al medico più volte senza ottenere nulla e, successivamente, sviluppare un disturbo d’ansia da malattia secondario. Ovviamente, se gli accertamenti medici hanno esito negativo è quasi certo che si tratti di un attacco di panico. Questo non deve preoccuparti, anzi! Vuol dire che il tuo cuore sta bene e hai un problema che si può risolvere, ma con altri mezzi…di natura psicologica.
Altri due sintomi molto frequenti riguardano la sfera cognitiva e sono: la paura di perdere il controllo o di impazzire e la paura di morire.
I sintomi degli attacchi di panico: dopo l’episodio
Come se la sofferenza provata durante l’attacco non bastasse, i sintomi non si esauriscono lì. La violenza e l’impatto stravolgente che ha nella vita della persona portano allo sviluppo di un’ansia anticipatoria. La paura di avere un nuovo attacco è tantissima e permane per il periodo successivo, influenzando in modo negativo la quotidianità. Inoltre, la paura si associa ad un cambiamento del comportamento e delle abitudini. Ad esempio, si può smettere di fare esercizio fisico, evitare i luoghi chiusi, smettere di guidare, tenersi lontani dalle situazioni simili a quella in cui si è verificato l’attacco.
Utilizzo questa citazione di Montaigne per rappresentare quello che capita a chi ha fatto esperienza dell’attacco di panico: Un uomo che teme di soffrire, soffre già di quello che teme. Il timore per provare ancora una volta quella sofferenza travolgente terrorizza, paralizza, compromette la propria vita, si alimenta.
I sintomi degli attacchi di panico: testimonianze
“Sono tranquillo e tutto un tratto provo un forte disagio. Mi gira la testa, mi si annebbia la vista. Ho paura di sentirmi male. Dura pochi istanti, dopo ho un calo di tensione e mi sento come se avessi bisogno di dormire. Tutti i giorni, più volte al giorno, ho il pensiero che mi possa ricapitare e quindi faccio fatica a fare le cose che facevo normalmente.”
“Stavo guidando, ero nel traffico. Ho sentito il cuore che ha iniziato a battere forte e un formicolio alle mani e alle gambe. Ho pensato che stavo per morire.”
“Dopo quell’episodio mi sono venute diverse paure: la paura di stare da sola, che mi giri la testa, di svenire, che possa cadere per terra e nessuno mi soccorra.”
I sintomi degli attacchi di panico: conclusioni
L’imprevedibilità, l’intensità e la successiva alterazione della quotidianità per paura che si ripresenti fanno dell’attacco di panico un evento che mina notevolmente la vita della persona che lo sperimenta. Si dice che il primo episodio di panico non si scorda mai: è un ricordo che rimane impresso in modo vivido nella mente.
È un’esperienza spaventosa e che purtroppo si può ripresentare anche più di una volta. Per questo è importante prendersene cura dandosi la possibilità di vivere una vita serena e libera dalla paura. È un problema che può essere risolto. Come? Come dicevo prima, trattandosi di un problema di natura psicologica, la cura è un percorso psicologico. Questo è l’unico modo che permette di liberarsi dagli attacchi di panico in modo definitivo!
Leggi l’articolo dedicato per saperne di più sui rimedi per gli attacchi di panico, Contattami per avere un aiuto.