Attacchi di panico: quali rimedi?

Dopo aver visto le caratteristiche di un episodio di panico e come distinguerlo da un episodio di ansia, è importante conoscere quali rimedi adottare per gli attacchi di panico. Esistono degli accorgimenti da seguire durante una crisi, sia soluzioni più durature per prevenirne la ricomparsa.

Rimedi per gestire gli attacchi di panico quando sono in corso

Per definizione gli attacchi di panico compaiono all’improvviso e pensieri e sensazioni intense invadono la persona. Quali rimedi adottare quando si è nel mezzo della crisi?

Lasciati attraversare dalle sensazioni che stai vivendo. La prima e più comune reazione alla comparsa dei sintomi di panico è quella di controllarli. Quasi mai però la persona riesce in questo intento e spesso ottiene l’effetto contrario. Questo accade perché tali sintomi dipendono dall’azione del Sistema Nervoso Simpatico. Esso fa parte del Sistema Nervoso Autonomo, che svolge un insieme di funzioni vegetative, cioè al di fuori del controllo volontario dell’individuo. Per esempio, lo stesso accade quando si prende un grande spavento e non è possibile impedire l’accelerazione del respiro o del battito cardiaco. Pertanto, data l’impossibilità di ridurre i sintomi, la miglior cosa è lasciarsi attraversare da queste sensazioni. Aspettare che passino. Seppur spiacevoli, sono sintomi tollerabili e transitori.

Modifica i pensieri relativi alle sensazioni corporee. Si dice che l’attacco di panico è frutto di un fraintendimento dei sintomi fisici. Infatti, in genere la persona è convinta di avere un attacco cardiaco, o di star per morire, di impazzire, di perdere il controllo. Ti rincuorerà sapere che niente di questo succederà! Un episodio di panico ha durata molto breve, al massimo pochi minuti, e passata la crisi tornerai a stare bene. Rimarrà solo un brutto ricordo e, purtroppo, la paura che ti ricapiti. Ma anche questa si può risolvere, in seguito vedremo come.

Aiutati con la respirazione. L’accelerazione del respiro, o respiro corto, in molti casi caratterizza l’attacco di panico. Inoltre, aumenta gli altri sintomi presenti, come tachicardia, sudorazione, sensazione di soffocamento, vertigini. Puoi contrastare questo processo impegnandoti a respirare lentamente, con respiri lunghi e ampi.

Se sei con qualcuno, esprimi il tuo disagio. Cercare di nascondere come ti stai sentendo. tentando di zittire i sintomi, non funziona. Dare voce a quello che provi può già avere un effetto di sollievo. Non è un problema di cui vergognarsi! Magari puoi sorprenderti scoprendo che chi è con te conosce questo problema e sa come aiutarti. Oppure, può “semplicemente” starti vicino in questo brutto momento.

Rimedi per prevenire la comparsa di altri attacchi di panico

La frequenza degli attacchi di panico può variare molto da persona a persona. C’è chi soffre di episodi frequenti, per esempio una volta a settimana, addirittura quotidiani per un certo periodo di tempo. E c’è chi dopo il primo attacco non ripete l’esperienza per anni, o anche per sempre. Ciò che rimane molto vivido è il ricordo del primo attacco e la paura di riesperire un simile momento. Questo timore può portare ad una modificazione delle proprie abitudini di vita, limitando anche di molto lo spettro di azioni della persona. Ovviamente questo non è piacevole per chi lo vive, soprattutto se si protrae per molto tempo. È possibile una vita libera dagli attacchi di panico? E se si, come si può ottenere?

La risposta è si, è possibile liberarsi dagli attacchi di panico. Certo, avere la garanzia assoluta che il panico non si ripresenti più non si può, ma esistono dei rimedi per ridurre al minimo questa possibilità.

Gli attacchi di panico sono un problema di natura psicologica e solo un percorso psicologico può consentire una risoluzione duratura. Quali sono gli aspetti principali che vengono affrontati durante una psicoterapia?

Psicoterapia per gli attacchi di panico

Aumento della conoscenza riguardo gli attacchi di panico (psico-educazione). Abbiamo visto che l’episodio è legato a convinzioni erronee che ne aumentano, agli occhi della persona che ne soffre, la drammaticità. Conoscerne le caratteristiche, l’evoluzione, i fattori scatenanti, consente di modificare i pensieri catastrofici e di sostituirli con altri più realistici e appropriati. Ciò che si conosce spaventa di meno. Inoltre, divenire consapevole delle modalità di mantenimento del problema permette di interrompere il circolo vizioso che ne è alla base (ansia – aumento sintomi fisici – interpretazione erronea dei sintomi – ulteriore aumento dei sintomi fisici). In questo modo, si previene lo sviluppo dell’attacco.

In termini analitico-transazionali, durante l’episodio quasi tutta l’energia della persona si trova nello Stato dell’Io Bambino. La persona è spaventata, ha paura, non riesce a pensare. L’aumento della conoscenza e della consapevolezza rispetto a ciò che sta accadendo attiva invece lo Stato dell’Io Adulto. Questo consente una valutazione realistica della situazione e la ricerca di strategie adeguate per affrontarla. Aumenta la percezione di avere potere, diventando attore che agisce sulla situazione e non più solo “vittima inerme” delle proprie sensazioni.

Miglioramento della consapevolezza emotiva e dell’espressione delle emozioni. Spesso gli attacchi di panico si associano a un deficit nella sfera emotiva. Saper meglio distinguere tra sensazioni fisiche ed emozioni e tra emozioni diverse, saper definire i propri vissuti e saperli esprimere, può aiutare nella gestione degli attacchi, oltre a portare giovamento in molti aspetti della vita della persona.

Approfondimento delle circostanze in cui è avvenuto il primo attacco e della storia di vita. Un attacco di panico non può essere considerato come un evento a se stante, slegato dal percorso di vita. Va più opportunamente trattato come un segnale di un qualcosa di sottostante, che non riesce a trovare altra possibilità di espressione se non il panico. In quest’ottica il sintomo non va soffocato e soltanto eliminato. Va ascoltato, interrogato, interpretato. Solo così si potrà arrivare a una risoluzione definitiva e duratura del problema.

Altri rimedi per gli attacchi di panico

  • Tecniche di rilassamento e respirazione. Può essere utile imparare tecniche come il “Rilassamento Muscolare Progressivo” di Jacobson o la “Respirazione Diaframmatica”. Praticarle durante la giornata favorisce uno stato di tranquillità e rilassamento. Inoltre, possono essere utilizzate alla comparsa dei primi sintomi di un attacco di panico per contrastare le sensazioni corporee spiacevoli.
  • Adotta uno stile di vita sano. I tre pilastri sono: seguire un’alimentazione sana, svolgere attività fisica con costanza, avere un sonno regolare. Questo senz’altro migliora il benessere psico-fisico e riduce lo stress,

Puoi contattarmi per maggiori informazioni o per avere una consulenza.

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