Il primo colloquio con uno psicologo

Come inizia il primo colloquio con uno psicologo?

  • Terapeuta: “Buongiorno, si accomodi.”
  • Paziente: “Buongiorno”
  • Terapeuta: “Prego, mi dica.”
  • Paziente: “Non so da dove iniziare”
  • Terapeuta: “Inizi da ciò che è più importante per lei”

Ecco un esempio di un iniziale scambio di battute del primo colloquio con uno psicologo. Esatto! Si partirà da te. Nella mia pratica clinica scelgo sempre di cominciare ascoltando quello che la persona che incontro mi vuole dire, che cosa l’ha portata a chiamarmi ed essere lì nella stanza del mio studio. C’è chi parte raccontandomi di desideri, di cosa vuole cambiare e migliorare. C’è invece chi inizia dalla sofferenza, dal suo malessere e dagli eventi negativi che le hanno provocato dolore. Potrai iniziare da dove preferisci, scegliendo cosa dire e cosa non dire. Saranno rispettati i tuoi tempi, i tuoi modi, i tuoi silenzi, le tue difese. Io interverrò in un secondo momento con delle domande finalizzate ad approfondire la conoscenza della situazione e della tua persona; in questo modo, al termine dei primi incontri conoscitivi sarà possibile giungere ad un contratto terapeutico (leggi di più sull’analisi transazionale).

Già nel primo colloquio troverai uno spazio tutto per te. Potrai esprimerti senza dover chiedere il permesso, senza aver paura di disturbare, senza il pericolo che qualcuno si intrometta. Il colloquio sarà uno spazio e un tempo in cui potrai partire da te e metterti al centro della tua vita, dei tuoi pensieri, dei tuoi sentimenti.

Il primo “primo colloquio” con uno psicologo

  • Paziente: “E’ la prima volta che incontro uno psicologo”
  • Terapeuta: “Non si preoccupi, va bene così.”

A volte l’inizio di un percorso psicologico è rinviato da tempo. Finalmente è giunto il momento. I giorni che precedono l’incontro sono in genere caratterizzati da vissuti emotivi particolari, spesso ambivalenti. Preoccupazione, timori, perplessità, talvolta qualche ripensamento. Ma anche sollievo, gioia, curiosità. Nella tua mente si formeranno delle aspettative, probabilmente ti immaginerai quello che succederà. Quello che sicuramente troverai è un luogo accogliente, rispettoso e non giudicante. Probabilmente ti sentirai presto a tuo agio.

Cosa devo dire al primo colloquio con uno psicologo?

  • Paziente: “Non ne ho mai parlato con nessuno”
  • Terapeuta: “Qui può farlo.”

Parlare con una persona sconosciuta di qualcosa di privato e intimo può non venire naturale. Potresti sperimentare vergogna, imbarazzo, agitazione, oppure entusiasmo, serenità. Qualsiasi emozione andrà bene. E ricorda, non sarai forzato a dire niente che non ti senti pronto a condividere.

In più, le domande non le fa solo lo psicologo! Potrai chiedermi informazioni sul mio lavoro e sulle caratteristiche di un percorso psicologico.

Infine, potrai fare delle richieste: è importante per me sapere cosa vorresti e cosa ti aspetti da un eventuale percorso insieme.

Conclusioni

Il primo colloquio con uno psicologo è un momento di conoscenza reciproca. Sia la persona che il terapeuta confronteranno le proprie aspettative con la situazione reale e si formeranno un’immagine del proprio interlocutore. Il mio obiettivo principale è conoscere chi sei e qual’è la tua richiesta. Consente, inoltre, una prima raccolta di informazioni che costituirà il punto di partenza per i colloqui successivi. L’insieme dei primi tre-quattro incontri porterà a definire gli obiettivi di lavoro in base alla richiesta iniziale presentata.

Per sapere di più sul mio metodo visualizza la pagina dedicata, oppure contattami per avere maggiori informazioni.

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