Quanto dura un lutto? Alcuni giorni? Molti di voi sicuramente scuoteranno la testa, convinti che qualche giorno non sia sufficiente per riprendersi da un lutto. Eppure tre giorni equivalgono alla durata del congedo per lutto a cui ha diritto un normale lavoratore, passati i quali ci si aspetta che la persona torni a svolgere le sue mansioni con efficienza ed efficacia.
Più di anno? Secondo il DSM 5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) se la sofferenza legata alla perdita persiste per più di 12 mesi si è in presenza di un Disturbo da lutto persistente complicato.
Quale è quindi il tempo giusto per superare la perdita di una persona cara? La risposta è che non c’è un tempo giusto e uno sbagliato per dire quanto dura un lutto. Sicuramente se i sentimenti legati alla perdita si protraggono per molto tempo senza un alleviamento dei sintomi e senza alternarsi a momenti di benessere significa che è presente una difficoltà nel superare l’evento e quindi è importante chiedere un supporto professionale. Clicca qui per saperne di più sul lutto.
Quando il processo di elaborazione del lutto può ritenersi concluso? Tale processo è da considerarsi concluso quando la persona riesce a rinunciare a ciò che ha perduto e la sua energia sarà così di nuovo libera per poter essere indirizzata verso nuovi oggetti (Freud, 1915). Si riprendono le attività con un nuovo spirito, si fanno nuovi progetti, si creano nuove relazioni. La persona torna a vivere pienamente e con gioia la propria vita conservando dentro di sé ricordi e insegnamenti della persona scomparsa.
L’aspetto più importante è darsi il permesso di vivere questo doloroso momento accogliendo tutte le emozioni da cui si viene attraversati, senza farsi spaventare e senza sforzarsi di trattenerle. Il dolore per un lutto è un’esperienza umana universale.